Arturo Ianniello

Il tempo è il soggetto sottinteso, il protagonista assoluto nell’arte di Arturo Ianniello. È la componente fondamentale di una reazione chimica che rende le sue opere dotate di vita propria, con gambe che si muovono autonomamente, anche discostandosi di molto dalle intenzioni del proprio creatore. Ianniello è, infatti, l’artista del passo indietro, colui che dopo aver realizzato l’opera si pone fuori dal campo visivo dell’osservatore.

La materia ha già una sua storia prima di lui e torna ad averne una anche dopo di lui, in modo del tutto indipendente. L’atto creativo rientra così nella somma degli incidenti subìti dalle molecole che la compongono e di cui ne porta i segni da quel momento in avanti, traslando il concetto stesso di transitorietà dall’oggetto al suo creatore, il quale entra a far parte della serie di sconvolgimenti avvenuti in un tempo limitato, i cui effetti però si propagano in una eco eterna. È così che l’effimero incontra l’eterno, nel grande gioco del paradosso dell’arte. È così che uno scarto torna ad acquistare valore, portando con sé molteplici significati quando smette di averne uno soltanto legato a una utilità intrinseca.

Rosanna Accordino

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