“Quando non ho più blu, metto del rosso” si legge nell’opera “Manichini” di Maura Mattiolo, che cita Pablo Picasso. Queste parole riassumono il concetto della creatività della mancanza, ovvero quell’intelligenza capace di riempire un vuoto in maniera fantasiosa e funzionale.
Il rosso è il colore del sangue, della passione e dell’energia vitale, è l’espressione del calore e della forza creatrice. I toni caldi sono preponderanti nel progetto artistico dell’artista, dove le spatolate corpose, dettate da una rapida consequenzialità, conferiscono alla sua pittura dinamicità e movimento, soprattutto nelle opere “Coup de théâtre” e “Uomini soli”, in contrapposizione alla staticità dei soggetti ritratti: una poltrona vuota, dei manichini spogli, un essere umano in compagnia della propria solitudine. La malinconia della messa in scena scava in profondità nell’animo dello spettatore, che riconosce quei vuoti fino a identificarsi, trovando nel colore la forza propulsiva per la rinascita.